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Lo zio del nord pt1


di Antobsxtrav
13.02.2025    |    49    |    5 9.0
"Al suo ritorno io ero ancora stesa sul letto e quindi mi chiese:” allora soddisfatta?” Io con voce tremolante risposi:” sì è stato bello..."
Ed eccoci qui con una nuova avventura, tutto accadde nel periodo delle feste di Natale, un zio che viveva al nord venne a trovarci per le feste, lui era sempre elegante ed avevo un bel fisico, un portamento da persona distinta ed una voce che quando parlava stavo ore ad ascoltarlo. Un bel giorno mi disse: “ cosa ne pensi se oggi andiamo a fare un giro in centro e poi andiamo a pranzo fuori?” Io un po’ timida risposi: “ certo, ma devo chiedere ai miei se sono d’accordo.” Lui senza che io finissi la frase disse:” certo che sono d’accordo, glie l’ho già detto e a loro va bene”. Allora ci mettiamo in macchina e partiamo, arrivati sul posto passeggiando per il centro c’erano tanti negozi e così li passiamo uno dopo l’altro solo a guardare le vetrine. Arrivati alla fine della strada mio zio mi dice che vuole un caffè, così ci fermiamo al bar ci sediamo in un tavolo e ordiniamo. Mentre stavamo bevendo mi dice:” ho notato che guardavi molto più le vetrine con abiti da donna, come mai?” Io divagando dissi di no in quel momento, ma lui aveva già capito tutto così continuò e mi disse “ ti piacerebbe se ti comprassi qualcosa io?” Io iniziai a diventare rossa e dissi subito si. Usciti dal bar iniziò a chiedermi subito cosa volessi comprarmi ed io gli dissi: “ perizoma e collant” e aggiunsi “ però entri tu e prendi quello che più ti piace”. Lui a quel punto entrò nel negozio e dopo 10 minuti uscì con una borsa e mi i disse: “ vuoi vedere?” Io risposi di no, e così ci incamminiamo e ad un certo punto si fermò ed entrò in un altro negozio e ne uscì con un’altra borsa, poi mi disse: “adesso mancano solo delle scarpe che numero porti?” Io risposi: “ 38, ma non c’è bisogno” e lui ribatté: “ no, ci vogliono, devi essere femmina a tutti gli effetti” così entro in un altro negozio e ne uscì ancora una volta con un altra borsa. Mentre ci stavamo avvicinando alla macchina allora io dissi: “ ma se adesso torniamo a casa quando le indosso queste cose?” E lui mi rispose: “ non stiamo tornando a casa, ho preso una camera d’hotel qui vicino, i tuoi già sanno che saremmo rimasti fuori anche per la notte.” Io con un po’ di timore ma con l’eccitazione per il fatto avrei indossato da lì a poco i vestiti che mi aveva preso risposi con un filo di voce: “ okay, ma dov’è quest’hotel?” Lui in tutta tranquillità mi disse: “ qui in centro”.
Arrivati all’hotel era un posto molto carino, dopo il check in saliamo in camera e lui mi dice: “allora vuoi vedere cosa ti ho preso?” Io subito risposi sì e mi fiondai sulle buste, iniziai a scartare e trovai un perizoma nero in pizzo, un paio di collant velate 20 den ed un paio di autoregenti sempre nere con una riga dietro, le scarpe erano uno stivaletto alla caviglia nero lucido tacco 10 invece in quella dei vestiti c’era un vestitino rosso che mi arrivava poco prima del ginocchio ed un reggiseno imbottito. Lui avvicinandosi mi chiese: “allora ti piace?” “Cosa vuoi indossare?” Io super eccitata dissi:” sì mi piace tutto, ma l’unica cosa che mi chiedo è perché due paia di calze?” Lui :” perché non sapendo quali ti sarebbero piaciuti li ho perse entrambe” allora io dissi:” beh tu quali preferisci?” Lui rispose:” per ora indossa i collant!” Così feci e una volta pronta uscii da bagno e lui esclamò:” wow ti donano molto gli abiti femminili, quasi non ti riconosco vestita così”, io ringrazio, abbasso lo sguardo e mi siedo sul divanetto. Dopo un po’ mi dsse:” io ho fame ti va di scendere a mangiare?” Io di getto risposi:” okay, ma vado a cambiarmi”, ma non erano che sue intenzioni così mi disse:” no volevo che tu cenassi vestita come sei adesso!” Allora io presi la palla al balzo e dissi:” allora ordiniamo in camera, non me la sento di uscire così” quindi lui accettò e ordinò.
Al momento dell’arrivo del cameriereio, ero ancora en femme, Riccardo c’era scritto sulla targhetta che portava appesa alla giacca, bel ragazzo sulla trentina, entrò e subito mi guardò, io dissi:” buonasera “ e lui rispose :”buonasera signorina”. Mentre ci preparava il tavolo notai subito che mi osserva, ma senza farsi notare. Mio zio ci osservava, e vedeva che lui mi guardava, Riccardo aveva finito e si avvicinò alla porta, mio zio lo seguì e sentii che farfugliano un po’, poi chiuse la porta e ci mettiamo a mangiare. Dopo aver mangiato e bevuto una bona bottiglia di vino io un po’ alticcia mi siedo al divano e lo stesso fa mio zio, ad un certo punto lui stende una mano e me la poggia sulla coscia ed inizia ad accarezzarla salendo sempre più su.
Io un po’ stordita gli dico :” ma cosa fai zio?” Lui con la sua voce profonda mi fa :” tranquilla, non ti agitare, mica è la prima volta?” A me viene un brivido e rispondo :” no non lo è, ma sei mio zio!” Lui deciso a portarmi a letto mi dice :” dai facciamo un gioco” intanto inizia sbottonare il pantalone, come lo sbottonò ne uscì un bel pacco, era già eccitato, allora mi dice :” sei bellissima così, voglio averti, concediti a me!” Allora io presi coraggio ed allungai la mano e la poggiai sullo slip, sentivo il suo cazzo già mezzo in tiro, era venoso e largo, più lo toccavo più diventava duro fino a che non mi afferrò per la nuca e mi mise con la facia davanti al suo cazzo e con l’altra lo aveva già tirato fuori. Io con un po’ di timore iniziai a leccarlo partendo dall’asta fino alla punta e dopo poco lo presi tutto in bocca facendo su e giù mentre lui inizia a gemere dal piacere, quando mi sono staccata io avevo tutto il perizoma bagnato e lui con tutta tranquillità si alza e mi tirò su, mi prese per le mani e mi fece avvicinare al letto, io subito mi misi a pecora, sentivo le sue mai sulle cosce che salivano sempre di più fino ad affermare il vestito e spostarlo, poi afferrò le calze e le stappò schiaffeggiandomi il culo, una volta spostato il filo del perizoma che copriva la mia fichetta anale poggiò la sua cappella col preservativo bel lubrificato sul mio culo. Da lì inizia a farsi strada nella mia fichetta fino a che non sentii una fitta, era già tutto dentro, così mi partì un acuto di piacere, lui si eccitò ancor di più così mi afferrò per i fianchi lo spinse fino in fondo iniziando a sbattermi a ritmo costante mentre io gemevo dal piacere. Dopo quasi 15 minuti di martellamento a ritmo costante io avevo la pisella tutta sbrodolata ed il perizoma zuppo, godevo come non mai, dopo altri 5 minuti sentii che il suo cazzo iniziò a pulsare e poi lo spingendo fino in fondo tutto d’un colpo dentro mi riempì con 3 schizzi caldi che nonostante il preservativo ho sentito distintamente dentro di me. Io avevo le gambe che tremavano ed ero sfinita, lui soddisfatto si sfilò il preservativo e me lo svuotò sul culo e se ne andò in bagno. Al suo ritorno io ero ancora stesa sul letto e quindi mi chiese:” allora soddisfatta?” Io con voce tremolante risposi:” sì è stato bello.” E lui:” il meglio deve ancora venire.” Li per li non capivo perché avesse detto quella frase quindi mi alzai e in bagno a sistemarmi. Mentre ero in bagno dopo quasi 20 minuti sentii aprire la porta, era Riccardo…
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